Nel momento in cui si ha l’esigenza di effettuare il rivestimento del pavimento della propria abitazione, o anche solo di qualche ambiente ben preciso, è fondamentale mettere in evidenza come ci siano diverse soluzioni da prendere in considerazione. Quella più elegante e raffinata risponde certamente al nome del parquet in legno. È vero, però, che questo tipo di interventi deve essere affidata solo ed esclusivamente a quanti hanno una notevole esperienza nel settore: clicca qui per più info.
Le varie tipologie di parquet presenti
In commercio, come si può facilmente intuire, ci sono parquet davvero in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza e preferenza. Si va dal parquet in legno massiccio fino ad arrivare al parquet in multistrato, passando per il parquet dotato di uno strato in legno nobile posto su un multistrato e così via. Uno degli aspetti che serve necessariamente conoscere è relativo allo spessore di legno nobile, che è la componente più importante per la definizione del vero e proprio parquet.
Parquet in legno massiccio
Il parquet realizzato in legno massiccio presenta come caratteristica principale quella di avere un solo strato di legno nobile, con lo spessore che può essere differente. La superficie del parquet in legno massiccio si caratterizza per essere grezza, quindi può essere levigata in maniera adeguata in opera, ma anche prefinita, quando si tratta solo di effettuare la posa, oppure precalibrata, quindi nel momento in cui bisogna carteggiare e poi trattare in opera.
Il parquet multistrato
Nel caso del parquet multistrato, ecco che possiamo notare una differenza tra soluzioni a due strati e a tre strati. Nel primo caso, si tratta di un parquet che presenta uno strato superiore realizzato in legno massiccio, che non è più basso di 2,5 millimetri. L’opzione a tre strati, invece, presenta un supporto centrale che viene creato in legno oppure presenta una base in legno. Invece, la parte superiore è costruita in legno massiccio, con uno spessore pari ad almeno 2.5 mm, mentre la parte inferiore sarà sempre realizzata in legno massiccio, ma caratterizzata da una specie differente.
Come si può facilmente intuire, anche nel caso del parquet multistrato si parla di tipologie precalibrate e prefinite. Nel primo caso, quando si deve svolgere la carteggiatura e il trattamento in opera, mentre nel secondo caso c’è solamente da eseguire la posa.
Quale colore scegliere per il parquet
Un altro elemento che va a fare la differenza in fase di scelta è indubbiamente rappresentato dal colore del parquet, che è strettamente legato al tipo di essenza su cui si ha intenzione di puntare. Ci sono dei legni scuri, altri bruni, altri ancora più chiari, altri che sono invece caratterizzati da una colorazione rossa, così come i legni africani.
Nel momento in cui si deve prendere una decisione, è necessario valutare come, visto che il legno è un elemento vivo, potrebbe anche avere il problema relativo all’ossidazione e, di conseguenza, potrebbe pure mutare colore nel momento in cui rimane a contatto per tanto tempo con la luce. È abbastanza facile intuire, quindi, come degli ambienti con un’esposizione eccessiva ai raggi del sole potrebbero portare un parquet con un legno chiaro a scurirsi, oppure quelli con legno scuro a schiarirsi.Non solo, dal momento che ci sono anche altri fattori da prendere in considerazione. Ad esempio, qualora nell’abitazione fosse installato un sistema di riscaldamento a pavimento, è chiaro che è molto meglio optare per un parquet prefinito. Quest’ultima soluzione, infatti, è in grado di assicurare senza ombra di dubbio un livello di stabilità maggiore, ma anche uno spessore inferiore. Le essenze più diffuse e apprezzate, in quest’ottica, sono quelle iroko, merbau, teak, afrormosia e wengè.