Discariche e rottami – servono impianti di separazione magnetica per i rifiuti

discarica di metalli

Il concetto di ecologia sta acquisendo sempre più importanza nel panorama della società moderna. Questo accade in nome della serie di proiezioni e studi che vengono implementati in tutto il mondo e che comunicano il bisogno di prestare maggiore attenzione alla cura della Terra.

Una delle risposte all’emergenza ecologica globale è il riciclo dei rifiuti. Riutilizzando diversi materiali in favore di nuove produzioni, non sovraccarichiamo le discariche che sempre più spesso sono troppo piene per accogliere altro.
Il principio dell’operazione di riciclo è, infatti, quello di riconoscere e separare i materiali cui è possibile dare una nuova vita e modificare il ciclo produttivo secondo il quale ciò che è già stato utilizzato, si può gettare via.

Una delle descrizioni più affascinanti di queste buone intenzioni è quella del Life Cyrcle Assessment: il sistema produttivo non è a forma di retta, che ha come punto di partenza la produzione di un dato prodotto e come punto finale la discarica, ma ha una forma circolare, per la quale l’oggetto che viene prodotto, può essere successivamente smontato ed ogni componente dello stesso può essere re-immesso nella catena di produzione.

Osservando il concetto da questo punto di vista, il ciclo produttivo non ha mai un termine prestabilito con la direzione verso la discarica, ma si completa come un circolo costruttivo e perennemente in grado di rispondere alle esigenze del mercato.
Le discariche, che sono luoghi in cui vengono accumulati i rifiuti, diventano presidi di appoggio di materiali che non possono in alcun modo essere riutilizzati e, nell’idea moderna di ecologia, rappresenterebbero una piccola percentuale dei rifiuti prodotti.

Cosa accade quando gli oggetti sono composti da più materiali?

Una delle domande poste in materia di riciclo è quella inerente a materiali composti da diverse sostanze che sembrano difficili da separare. La maggior parte degli oggetti di uso quotidiano hanno inciso o stampato su uno dei loro lati il modo in cui devono essere smaltiti. Si pensi, ad esempio, alle bottiglie di plastica che conservano il simbolo del riciclo, così da aiutare la popolazione a comprendere quale sia il bidone giusto dove gettarlo.
Diverso è il discorso se si tratta di materiali che all’interno delle mura domestiche non possono essere separati: si pensi alle leghe metalliche contenenti più sostanze fuse insieme.
Uno degli scenari più diffusi è quello relativo alla separazione di materiali ferrosi e non ferrosi e poiché non si tratta di operazioni casalinghe, la separazione di questi materiali avviene all’interno di impianti appositamente studiati come quelli progettati da Malaman CTC.

L’esigenza di separare materiali ferrosi da materiali non ferrosi

Solitamente ciò che viene definito “ferro”, non è altro che una lega ferrosa composta da più materiali a seconda del bisogno.
In parole semplici la maggior parte delle componenti metalliche sono organizzate secondo una precisa composizione di più materiali a seconda dell’utilizzo che bisogna fare del prodotto all’interno di uno scopo specifico.
Aziende e consorzi, avendo ricevuto le autorizzazione valide alla separazione di questi elementi, provvedono a separare i metalli ferrosi mediante un apposito deferrizzatore magnetico a nastro in modo da poter re-immettere nelle catene produttive che lo richiedono, i materiali ricavati.
Questa è una forma di riciclo molto importante, poiché l’acciaio ad esempio, può essere riutilizzato infinite volte senza mai perdere le sue proprietà.

Che tipo di materiali risultano idonei a questo speciale riciclo?

Le leghe ferrose più importanti sono la ghisa e l’acciaio, che hanno una composizione molto simile nelle sostanze utilizzate, ma a seconda del quantitativo di carbonio utilizzato, sono diverse nelle loro caratteristiche più conosciute quali durezza, malleabilità, resistenza meccanica ecc.
Abbiamo già spiegato come l’acciaio non perda alcuna delle sue qualità, nonostante il numero di volte in cui viene utilizzato e trattato.
La conseguenza ineccepibile è che ricavare acciaio semilavorato da riciclo è importantissimo, perché consente di re-immettere questo materiale nelle catene di produzione delle varie aziende specifiche, che possono nuovamente produrre oggetti da materiale riciclato.
I materiali ferrosi, la cui separazione non può essere effettuata se non in aziende che hanno i macchinari di separazione adatti, sono quindi fondamentali all’interno di un’ottica di riciclo attenta all’ecologia mondiale.

Come vengono separati i materiali ferrosi?

I materiali ferrosi che si possono recuperare mediante raccolta differenziata, centri di raccolta di tipo industriale oppure impianti di incenerimento dei rifiuti, subiscono un processo composto da varie fasi per essere separati in modo corretto.
I sistemi più diffusi sono quelli magnetici: un grande magnete centrale attrae il materiale ferroso dal basso verso l’alto, nel momento in cui questo passa in rassegna su di un nastro trasportatore e viene successivamente condotto verso un punto di scarico opportuno per seguire le lavorazioni successive.
Le tipologie di magneti utilizzati sono due: quello in ferrite, che permette la lavorazione anche a distanza; quello al neodimio che ha una potenza maggiore e può essere utilizzato anche per il vetro resinato.
A seguito del processo di separazione, vi sono anche le operazioni dedicate alla pulizia, alla frantumazione dei materiali, all’eliminazione dello stagno e alla semi-lavorazione del prodotto che ne deriva, che viene quindi condotto in fonderia o in un’acciaieria indicata per essere nuovamente trattato.
Gli impianti di separazione magnetica dei rifiuti, che permettono quindi la separazione dei materiali ferrosi e anche la loro efficienza nel riciclo, sono dunque parte integranti del progetto ecologico mondiale e parte attiva nell’efficienza sopra descritta.
Finalmente, a livello planetario, sta crescendo la consapevolezza di prendersi cura della propria Terra, favorendo processi in cui si premia il riciclo, rispetto alla semplice operazione di riduzione in discarica, così da mantenere un rapporto vivo ed intenso con ciò che ci circonda.