I rifiuti sono un problema sotto gli occhi di tutti, in particolare dei genitori che hanno uno o più bambini. Proprio questi ultimi, se ben indirizzati fin da giovani, possono diventare persone attente all’ambiente e al riciclo.
L’aumento sproporzionato della quantità di rifiuti pro capite per persona è in costante aumento. L’obbiettivo fissato dall’EU è di riciclare almeno il 50% dei propri rifiuti domestici entro il 2020.
L’Italia è un paese che ha tra la percentuale maggiore di riciclo sulla totalità dei rifiuti prodotti. Al momento la percentuale verificata è del 79%, percentuale più del doppio se la si confronta con il resto dell’EU. La Francia ad esempio è al 56%, il Regno Unito è al 50% e la Germania si attesta al 43%. Buona percentuali, ma che non si avvicinano al risultato italiano.
Coinvolgere i propri bambini in questo compito, permette di incrementare il riciclaggio e offrire loro un ambiente più pulito. Fortunatamente, le tre “R” della gestione dei rifiuti – ridurre la quantità di rifiuti, riutilizzare il più possibile e riciclare i materiali – sono e saranno sempre più importanti per garantire un ambiente migliore dove vivere.
Oltre ad invogliare i propri bambini a seguire le 3 R, è bene crescerli in un ambiente ricco di piante e allo stesso tempo libero da materiali plastici e/o potenzialmente tossici. Come ci confermano gli amici di ciclamino.it, un portale dedito a fornire informazioni sulla cura delle piante e a come renderle più sane, avere un ambiente ricco di piante è sicuramente salutare per la propria salute. La loro azione di filtraggio dell’aria e di rimozione di particelle volatili permette di dare vita ad un ambiente ideale dove crescere i propri figli e vivere.
Perché si dovrebbe insegnare ai bambini a riciclare?
Incoraggiare i bambini a riciclare è un metodo per insegnare loro la sostenibilità. Imparare l’importanza di essere sostenibili permette loro di comprendere quanto è importante l’ambiente per tutto il mondo.
Questa azione può aiutare a creare adulti responsabili, con una migliore possibilità di avere un pianeta migliore dove vivere.
Quando si riduce la percentuale dei rifiuti prodotti, si riduce il proprio impatto sull’ambiente. È bene evitare che i propri rifiuti arrivino alle discariche o vengono inceneriti. Il riciclaggio, per quanto è importante per l’ambiente, è un’azione che utilizza energia e risorse preziose.
Per conferire loro questo, è bene prendere l’abitudine di portare qualche cosa nel bidone del riciclaggio solo quando questo è alla fine della sua vita. Ridurre la quantità di rifiuti è il primo passo per ridurre al massimo il proprio impatto sull’ambiente.
È opportuno considerare bene cosa si deve mettere nel proprio carrello della spesa. Riutilizzare uno o più oggetti può essere un’azione in grado di portare sulla retta via anche i bambini più piccoli. Quando loro cresceranno, grazie agli insegnamenti che gli sono stati conferiti, agiranno senza sforzi nel rispetto dell’ambiente.
Come insegnare ai bambini il riciclaggio
Anche se insegnare ad un bambino il riciclaggio può sembrare un compito difficile, deve essere presa come una sfida eccitante e utile per la sua futura età adulta.
Quando ci si trova in cucina, ridurre al massimo i rifiuti alimentari è una delle competenze più importanti da insegnare. Il detto “occhi più grandi della propria pancia” è un detto sempre attuale e che può rendere chiaro questo concetto.
Le bottiglie presenti nei bagni, dove sono contenuti i detergenti o i bagnoschiuma, è bene riutilizzarle o al termine del loro ciclo di vita trasformale in qualche modo fantasioso. Una bottiglia vuota può diventare un vaso o in alternativa un contenitore dove riporre chiavi e spiccioli.
Come si può comprendere da queste serie di consigli e di metodologie da applicare tutti i giorni, dare il via a un “modo di vivere salutare per l’ambiente” nella propria vita non è semplice ma neanche impossibile. Impegnandosi a non sprecare e ad inquinare l’ambiente, si potrà vivere in un habitat più salutare per la propria famiglia e per tutte le persone.